Bardcore: il nuovo genere musicale che avete già sentito

Avete presente il meme dei becchini che ballano con una bara in spalla? Bene è stato anche rifatto in stile Bardcore.

Uriel Percyfal Tiogeneitt

Internet sa essere tremendo e bellissimo allo stesso tempo. Nello spazio d’etere condiviso dalla maggior parte di noi troviamo infatti: cyberbulli, meme, leoni da tastiera, artisti vari e buongiornisti… insomma, si trova di tutto. Ma da questo calderone idiosincratico spesso escono fuori delle vere e proprie tendenze, ed è grazie al media su cui nascono che si diffondo in pochissimo tempo. Una di queste è il Bardcore (o tavernwave), un vero e proprio genere musicale che consiste nell’utilizzare canzoni pop o rock per riadattarle con sonorità medievaleggianti.

Origini e diffusione

In realtà, non è la prima volta che la musica medievale fa capolino nella musica popolare contemporanea, basti pensare al musicista nostrano Angelo Branduardi. Tuttavia, la più recente diffusione di software per l’editing musicale e le loro rispettive librerie di strumenti, hanno sicuramente giocato un ruolo fondamentale per la nascita del genere. Infatti, verso il finire degli anni ’10 di questo secolo, iniziano a spopolare le prime cover. Come il tema di Halo arrangiato da taverna da LjBO e Toxicity interpretata da Algal the Bard (quest’ultima utilizzando però strumentazione analogica).

Ma il vero boom di questo genere musicale avviene nell’aprile del 2020, attraverso l’ibridazione con un meme nato sull’onda della recente pandemia globale, quando Cornelius Link, ragazzo tedesco di 27 anni, pubblica su YouTube la sua versione di Astronomia (al secolo Coffin Dance). Il SARS-CoV2 è sicuramente un fattore che ha giocato un ruolo fondamentale, non solo per la facile analogia con l’epidemia di peste scoppiata nel 1348. Infatti, ritrovandosi senza lavoro, alcune di queste menti creative si hanno recuperato abbastanza tempo libero per potersi dedicare ai loro hobby, tra cui la composizione.

È arrivato il momento di ascoltarvi la Bardcore Tavernwave

Protagonisti e fruitori

Tra i pilastri del genere abbiamo già citato il teutonico Cornelius Link. E’ infatti grazie a lui che si è diffuso questo trend, ispirando un sacco di altre menti creative a buttarsi nel mondo della tavernwave. Hildegard von Blingin’ (storpiatura di Hildegard von Bingen, compositrice e mistica del XI secolo) compie addirittura un passo in più rispetto a molti altri artisti. Oltre ad adattare suoni e ritmi di brani pop come Bad Romance, riscrive anche i testi in un inglese chauceriano, dando un effetto retrò molto suggestivo ai suoi brani. Ma si possono trovare un diversi altri musicisti in erba ed un numero anche maggiore di cover con un conteggio più o meno rilevante di views.

Abbiamo infatti la versione bardcore di Blue (da ba dee) degli Effeil 65, quella di The Final Countdown degli Europe o ancora quella di The Real Slim Shady di Eminem, ce n’è per tutti i gusti. Ma chi sono gli appassionati del genere? Come facile immaginare, questa corrente musicale ha attirato l’utenza più nerd e memaholic del web. Infatti fra i fan del bardcore troviamo appasionati di giochi ruolistici alla D&D e LARPing. La stessa Hildegard sostiene di essere un’amante appassionata di questo passatempo squisitamente geeky.

Tra goliardia e nostalgia

In un articolo scritto per i-D, Elmira Tanatarova sostiene che questa moda sia nata dall’umorismo esistenziale della Gen-Z unito ai meme che paragonano l’epoca in cui viviamo al medioevo. Sicuramente le costanti polemiche e i tumulti di natura sociale avvenuti durante quest’anno, uniti al tipico esistenzialismo adolescenziale, fanno percepire la nostra epoca come buia agli occhi dei più giovani. Anche il futuro riserva poche speranze per molti millennials e zoomers. Gli stessi creators di questa tendenza sottolineano l’aspetto goliardico e scherzoso del movimento, dichiarando di avere come unico intento il far sorridere chi ascolta le loro tracce. Inoltre il bardcore non si propone come adattamento fedele agli standard medievali, piuttosto ricerca una certa atmosfera, con sonorità simili a quelle dell’epoca. Oltre al fattore analogico, notiamo anche la cifra nostalgica. La dott.ssa Lisa Colani sostiene infatti che che ci sia un’idealizzazione romantica e mitologica dietro al fenomeno. La giovane utenza è circondata da una tecnologia pervasiva, quindi immaginarsi un’epoca pre-industriale ricca di castelli e natura incontaminata suscita in essa un enorme fascino.

Menestrelli 2000

Il trend ha da subito regalato a questi moderni menestrelli una visibilità immensa. Cornelius Link, con la sua già citata Astronomia, conta più di 800mila visite ed un canale da altrettanti iscritti, mentre Hildegard von Blingin’, con un canale YouTube di “sole” 700mila persone, ha raggiunto più di 5milioni di views! La portata mediatica è impressionante, tanto che persino una testata come “The Guardian” le ha dedicato un articolo. Nata come meme, la Bardcore (Tavernwave) ha avuto da subito uno carica virale tale da renderlo un genere musicale a sé stante.

Fonti

Never mind the ballads! How bardcore took over pop music (The Guardian)

Q&A TIME! TALKING BARDCORE & ROLEPLAYING WITH HILDEGARD VON BLINGIN’ (OneTableTop)

Exploring Bardcore: YouTube’s obsession with medieval covers of Lady Gaga (i-D)

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