Tyler Spangler è un digital artist californiano che con le sue creazioni colorate e psichedeliche ha conquistato il web.
Che siano college digitali, opere tipografiche, illustrazioni vettoriali, lo stile dell’artista è sempre ben riconoscibile e non passa di certo inosservato. Tyler Spangler, classe 1985, è nato è cresciuto in California (Orange Country) e il disegno è stato sempre il suo pane quotidiano. Quando era ancora alle elementari si divertiva a ricreare i protagonisti dei film horror che amava guardare e i personaggi dei suoi videogiochi e cartoni animati preferiti. Una distrazione, questa, che gli causava non pochi problemi con gli insegnanti a scuola. Il giovane Spangler crescendo ha imparato poi a surfare e a sfruttare le tavole da surf come comodo supporto per le sue creazioni. I disegni che realizzava sulle tavole erano sempre colorati e ispirati ai brand, ai loghi e agli elementi tipici della surf culture. Questa prima esperienza artistica lo segnerà a vita e costituirà la base del suo futuro lavoro come artista visivo.

Dalla psicologia al graphic design
Crescendo, come spesso accade a molti, Tyler Spangler segue una strada diversa da quella vocata all’arte. Studia psicologia al college, ma una volta laureatosi si rende conto che nella vita non vuole fare ciò per cui ha studiato. Mentre continua a lavorare presso il negozio di surf e a realizzare volantini per i concerti delle band locali, comprende che l’arte è la sua vera passione e che deve seguire tale strada. Il neolaureato Tyler si prende, così, un anno di pausa per dedicarsi allo studio e alla sperimentazione artistica. Durante questi mesi si cimenta nelle più svariate tecniche, materiali e processi artistici e perfeziona la sua conoscenza dei programmi di grafica. Grazie a questi studi riesce persino a farsi ammettere al College for Graphic Design ma dopo poco tempo l’ abbandona in quanto insoddisfatto delle sue creazioni e perché ritiene che i costi siano troppo elevati. Inizia così il suo lavoro da artista e graphic designer freelance.
Nascono i primi collage
Durante l’anno di esplorazione artistica Tyler Spangler matura lo stile che tutt’ora lo identifica. Le sue prime creazioni erano collage analogici realizzati con ritagli di giornali, riviste, frammenti di vecchie fotografie in bianco e nero. Successivamente, l’artista californiano decide di introdurre nei suoi lavori la componente digitale, servendosi del pc e dei programmi di grafica quali Illustrator e Photoshop. Da questo momento in poi la creatività di Tyler non conoscerà limiti.
I Digital Collage di Tyler Spangler
Servendosi di immagini preesistenti, di forme geometriche, di fotografie, di texture, di ritagli, Tyler Spangler realizza fotomontaggi dal grande impatto visivo. La palette cromatica dei suoi lavori è costituita da colori saturi, vivaci, spesso accostati gli uni agli altri in modo complementare, così come non manca una buona dose di colori fluo/neon. Le creazioni sembrano strizzare l’occhio ai grandi artisti della Pop art ma non mancano riferimenti al Surrealismo e ai collage tipici del movimento Dadaista. Il visual artist californiano combina a questi espliciti rimandi artistici il suo amore ed interesse per lo stile psichedelico degli anni’60, per lo stile kitsch ed esagerato dei favolosi anni’80 e per il gusto grunge tipico degli anni ’90. Il vecchio si mescola con il nuovo e il familiare si combina con l’inverosimile. Vecchie foto in bianco e nero di dive del cinema o di importanti personaggi storici diventano icone accattivanti, si prestano a deformazioni e a inserti di elementi grafici insoliti. Lo stesso trattamento viene applicato a sculture e dipinti della storia dell’arte e ai soggetti della cultura popolare trasformati in figure decisamente anticonformiste.
Giocare con la percezione
Ritagliare, accostare, sovrapporre, colorare, distorcere, copiare, questi sono i procedimenti alla base delle creazioni di Tyler Spangler. Rimuovere gli elementi dal loro contesto originario e sottoporli a ulteriori trattamenti artistici e manipolazioni produce immagini quasi sempre irrazionali, irriverenti e bizzarre. Volti umani lasciano spazio a creature weird con decine di occhi e a visi che sembrano liquefarsi in strati di colore e pattern. Non mancano nemmeno le immagini di oggetti d’uso comune che vengono trasformate in portali di accesso a mondi irreali, come tazze da thè da cui emergono nuvole o gelati e hot dogs dai colori non proprio appetitosi. Passando in rassegna la prolifica produzione di Tyler emergono, inoltre, i topoi di occhi, bocche e mani con cui l’artista riesce a creare fotomontaggi che disorientano e allo stesso tempo ammaliano i nostri occhi. Tale effetto viene enfatizzato in modo significativo nell’ultima frontiera dell’arte di Spangler, le gif. L’effetto psichedelico, in questo caso è assicurato: le gif di Tyler Spangler ipnotizzano.
I lavori tipografici
Insieme ai collage digitali, Tyler Spangler realizza anche lavori prettamente tipografici. In questo tipo di lavori dominano visivamente i font utilizzati, la palette dei colori, gli effetti glitch, gli inserti presi in prestito dall’optical art e le distorsioni a cui vengono sottoposte le forme delle lettere. Tutti questi elementi visivi enfatizzano il vero messaggio che l’artista intende veicolare. Si tratta quasi sempre di messaggi positivi che incoraggiano all’accettazione e all’amore di se stessi, ad imparare dalle difficoltà e dagli ostacoli della vita e non aver paura dei momenti bui e a lottare sempre per i propri sogni. Questi tipo di lavori erano inizialmente pensati per uso personale dell’artista. Tyler Spangler infatti, durante i momenti di sconforto e ansia, era solito scrivere simili frasi su dei foglietti in modo da poterli utilizzare in futuro come promemoria. Il passo successivo fu di rendere graficamente accattivanti questi messaggi e condividerli con gli altri in modo che potessero essere utili, come lo erano sempre stati per lui.
Seguire il flusso di coscienza
“His personal mission, it seems, is to inject his personal brand of colourful positivity into the endless stream of digital content, and into the dullness of the quotidian consciousness.”
Tyler Spangler tells us about his transition from psychology to therapeutic typography (Rebecca Irwin, It’s Nice That, 13 giugno 2019)
Trovare un significato per le opere di Tyler Spangler non è sempre facile, ma rallegratevi, non è questo l’intento dell’artista. Con i suoi lavori, il visual artist californiano non si pone mai l’intento di veicolare un messaggio preciso e anzi apprezza che le persone interpretino in modo diverso le sue creazioni. Tale libertà si ritrova anche nel processo ideativo e creativo delle opere. Tyler non si basa mai su un’idea precisa: preferisce approcciarsi a un documento vuoto/pagina bianca e assecondare le emozioni e l’ispirazione del momento. Cerca, difatti, di lavorare in modo quanto più possibile impulsivo e senza riflettere troppo sulle immagini e gli elementi che impiega nei suoi collage. La parola d’ordine per Tyler Spangler è seguire il proprio flusso di coscienza e sfruttare il potere catartico della creazione artistica. L’importante per Tyler è creare ogni giorno e dare sempre sfogo alla propria creatività (i continui caricamenti sul suo sito e profilo ne sono una valida testimonianza) e se tutto ciò può ispirare positivamente e creativamente le persone, ben venga.
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