Scacco Matto di Lorenzo Senni

La recensione di Scacco Matto, il nuovo entusiasmante lavoro di Lorenzo Senni.

Pauldavid Ligorio

Scacco Matto di Lorenzo Senni rimane fedele allo stile a ai concetti elaborati negli album precedenti, ma il musicista si orienta verso territori inediti, fatti di rafforzamenti ritmici e forme geometriche ricorrenti, avventurandosi nella ricchezza armonica del knob di rilascio. Il disco si apre in attacco con Discipline of Enthusiasm e le sue spadate di synth, impulsi scoppiettanti e accordi in contrappunto. Composto e disciplinato l’entusiasmo della traccia raggiunge toni di diffusa epicità, nello stile che già contrassegna Persona (Warp, 2016), il precedente capolavoro dell’artista. xBreakingEdgex è pura tensione dominata da un senso di allegria e gioia rara costruite sul susseguirsi di variazioni ritmiche e tematiche affidate al pianoforte retrostante. Toni malinconici compongono Move in Silence (Only Speak When It’s Time to Say Checkmate). Tra i pezzi più rappresentativi della novità nello stile di Senni, è la vitruviana Canone. La traccia è formata da diversi livelli strumentali in contrappunto perfetto sorretti da un’anticamera sonora di bassi e hi-hat in lontananza. Ma c’è anche posto per la trappola melanconica: Dance Tonight Revolution Tomorrow è la controparte disillusa, la rievocazione di un sogno lontano nel tempo. I giovanili ricordi rivoluzionari vengono infatti descritti con vigoroso amplesso elettronico. Il pezzo più cinematografico del disco è The Power of Failing, dove la melodia assume la forma di un racconto caricato di una sorta di euforia impersonale. Wasting Time Writing Lorenzo Senni Songs è presentato come uno strimpellamento arricchito di sporcizia ritmica e timbrica. Disegna infatti il maldestro tentativo da parte di un fan nel ricreare una canzone di Senni, una traccia dal forte carattere autoironico e meta-autoriale. Piuttosto che seguire il canonico movimento ascendente del built-up della musica trance escogita un affascinate movimento in built-down, che conduce a un residuale finale nostalgico. Il fischiettio gioioso di think big sembra racchiudere l’idea dell’intero disco, cioè la rappresentazione di un ipertempo, di una sincronia tra passato nostalgico, un presente imperfetto e un futuro col quale giocare una partita a scacchi vittoriosa. Scacco Matto è l’agognata riconferma che Lorenzo Senni è proprio quello che non faceva partire i pezzi trance all’Italian New Wave, e un artista capace di raccontare sentimenti, stati d’animo e una propria filosofia della musica utilizzando un unico sintetizzatore.

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